chanvre de champorcher
Ecomuseo della canapa
Lo scalpiccio degli zoccoli, il tintinnio dei campanacci, lo sguardo benevolo di una mucca. È qui, nella stalla, che un tempo le famiglie si ritrovavano, per raccontarsi antiche leggende, scolpire il legno e soprattutto tessere al telaio, nella speranza che l’inverno finisse presto …
Sapevate che …
In passato, nella stalla non vivevano solo le mucche, ma anche i contadini. Coabitare con gli animali, infatti, significava stare al caldo e disporre di un ambiente umido, ideale per tessere la canapa e trasformarla in abiti e accessori. Un’occupazione che andava al di là del semplice diletto, giacché per molte famiglie di Champorcher costituiva l’unica fonte di reddito durante l’inverno. Oggi questa tradizione è salvaguardata dalla cooperativa Lou Dzeut, che oltre a fabbricare manufatti di qualità gestisce una mostra permanente all’interno di Maison de Thomas, antica casa rurale del paese.
Info
Champorhcer
Fraz. Chardonney, 42
11020 Champorcher (AO)
+39 0125 37 327
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Come nasce
la chanvre
di champorcher
La parola alle artigiane
Lou Dzeut:
dita instancabili al lavoro
Avete mai provato a tessere su un telaio di antica fattura? E poi a ricamare a mano, come facevano le vostre nonne? Sono attività impegnative, che necessitano di molta pazienza e altrettanta precisione. Eppure, trasformare un semplice filo in un elaborato vestito è una soddisfazione che ripaga ogni sforzo …
La canapa,
teila de meison
Abiti, tende, asciugamani, ma anche pregiati cuscini e accessori nuziali: la tradizione del tessuto di canapa esplora nuove terre e dà vita a intuizioni contemporanee. Al punto che nel 2021 la cooperativa Lou Dzeut è stata scelta da una delle più celebri case di moda italiane per reinterpretare un’iconica borsetta.