il concerto
finale

Il concerto finale
della Fiera di Sant’Orso
con Katia Perret

Figlia di un fisarmonicista, Katia, fin da bambina ha giocato più con gli strumenti musicali che con le bambole, riproducendo o inventando melodie accompagnandosi al piano, chitarra o cimentandosi anni dopo con il basso elettrico.

La Saint-Ours
Fiera Donnas 2025
Artigianato di Tradizione - La Saint Ours

Una vita attorno alla musica

Gli studi veri e propri dell’armonia musicale e solfeggio arrivano più tardi intorno ai 15 anni sotto la guida del M° Forlin.

Trascorso un periodo di studio al pianoforte, trasferisce le sue conoscenze musicali sulla fisarmonica cromatica e dopo vari corsi con maestri locali, accompagnata dal papà Leandro, approda in Francia al prestigioso C.N.I.M.A. di J. Mornet (Centre national et international de musique et accordéon) a Saint-Sauves-d’Auvergne dove per due anni si perfeziona e partecipa a numerosi concorsi.

Dopo l’esperienza francese, alla scomparsa improvvisa del papà incide il suo primo Cd Notes verso le ciel con arrangiamenti di brani del repertorio musette francese, Astor Piazzolla, concludendo con la Cavatina di Figaro di Rossini. Con l’intento di accrescere il proprio bagaglio musicale inizia delle collaborazioni con vari cantautori valdostani.

Organi di informazione televisiva e radiofonica si interessano a lei e partecipa a trasmissioni come “Bonne soirée”, “Jazz VDA”, “Fisa e dintorni”, “La grolla del tempo”. L’isolamento forzato del Covid la porta a maturare la volontà di unire le proprie conoscenze musicali con la sua lingua madre, l’amato patouà di Ayas incidendo così il suo secondo disco.

I brani del concerto

Le fil du temps con brani che fanno riferimento al passato, al presente e al futuro e che uniscono vari generi musicali. Il primo brano del disco Comme une fleur il cui video è su YouTube, riporta ai lunghi viaggi con il papà verso Saint-Sauves-d’Auvergne. Il brano si apre con una registrazione d’epoca originale in cui Katia bambina canta accompagnata dal papà. Ad un passato più lontano fanno capo Kraemerthal e Hymne à Ayas.

Il presente è rappresentato dalle sue bimbe Amélie e Mélodie mentre Renaissance, liberté esprime la speranza in un futuro esente da restrizioni dopo le dure prove derivate dalla pandemia.

Nel Cd numerose sono le collaborazioni di musicisti e cantautori valdostani dai quali ha avuto l’accoglienza e il battesimo nel gruppo di “Patoué eun mezeucca” sul palco del Teatro Splendor. Katia ritorna allo Splendor per presentare questo suo ultimo lavoro con una nuova formazione: Corinne Hugonin al violino, Giorgio Pilon alla chitarra, Enrico Laganà al basso, Simone Pellicanò alla batteria.

Il concerto è stato organizzato dall’Assessorato Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio.